lunedì 21 marzo 2016

Dolce pasquale di Agerola







Oggi nel Calendario del Cibo Italiano AIFB inizia la settimana della Cucina della Pasqua, una settimana interamente dedicata a cibi e preparazioni pasquali, del resto, come nel Calendario, anche nelle nostre cucine questa settimana non si farà altro :-)
Da alcuni anni è il casatiello di Agerola è entrato a far parte delle consetudini pasquali della mia famiglia.
Qualche anno fa la mia impagabile amica Francesca me ne regalò la ricetta insieme con una “dose” del baking, preparato in farmacia, da allora non l'ho più lasciato :-)
Casatiello” è il nome del dolce, ma in effetti non è tipicamente un casatiello, è un dolce da credenza molto simile alla ciambella emiliana, sodo, friabile ma morbido, delicato e saporito.
Un dolce buono e semplice profumato con gli aromi della nostra terra, rivestito a festa, e ricco di profondi significati simbolici.
La forma, infatti, si ritiene ricordi il monogramma di Cristo, Χριστός, che si compone di due grandi lettere sovrapposte, la “X” e la “P”, poste all'interno di una corona di alloro, segno di vittoria, di resurrezione.
Proprio il collegamento al monogramma dovrebbe denotare l'origine antichissima del dolce, risalente ai legami tra il Ducato di Amalfi e Bisanzio, non a caso nella stessa zona, a Minori, vengono realizzati dolci pasquali dalla medesima forma anche se con un impasto notevolmente diverso.
Di questi altri dolci parleremo la prossima Pasqua, per adesso non lasciamoci intimorire dai simbolismi, una fetta di dolce possiamo tagliarla, è buonissimo e facile da realizzare, siamo proprio in tempo per domenica :-)
Con questo post contribuisco alla Settimana della Cucina della Pasqua del Calendariodel cibo italiano AIFB, ambasciatrice Silvia Lanconelli, nel suo, sicuramente bellissimo, articolo storia, notizie, curiosità,  sulla Pasqua a tavola e bellissime ricette.

Per due casatielli medi

½ kg. di farina
200 g. di zucchero
4 uova intere
75 g. di sugna ( o di burro morbido, io ho usato il burro)
4 cucchiaini rasi di bicarbonato, 2 di cremore tartaro (18 g. complessivi)
la buccia grattugiata di un limone
1 fialetta di millefiori

per completare
zucchero fondente
liquore di anice
diavolini e anicini

Nella planetaria, frusta K, impastare velocemente gli ingredienti a velocità 1 – 2.
L'impasto risulterà piuttosto appiccicoso.
Sulla spianatoia con l'aiuto di un velo di farina formare sei cilindri, due più lunghi e quattro più corti.
Formare i casatielli in due ruoti da pastiera protetti da carta forno del diametro inferiore di 20 cm, sistemando, per ciascuno, il cilindro più grande chiuso a ciambella a ridosso del bordo e i due più piccoli, all'interno della ciambella, a croce. Schiacciare leggermente, infornare a 180° in forno statico già a temperatura per circa 30 minuti. 
Devono dorare leggermente ma bon scurirsi.
Sfornare e lasciare raffreddare.
Rivestire con zucchero fondente sciolto a bagnomaria con qualche cucchiaio di liquore di anice, spolverare con diavolini e anicini.



 Per il post mi sono documentata qui:
https://agerola.wordpress.com/2015/04/07/il-casatiello-di-agerola-ricetta-forma-e-rimandi-simbolici/
https://it.wikipedia.org/wiki/Monogramma_di_Cristo



http://www.aifb.it/calendario-del-cibo/




7 commenti:

  1. UN DOLCE PASQUALE DEGNO DELLA TRADIZIONE, E' PERFETTO!!!BRAVISSIMA!!!!BACI SABRY

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  2. Quanto mi piacciono questi dolci della tradizione... grazie della ricetta!!!!

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  3. Questo dolce ha un aspetto molto festoso e goloso, complimenti Ani e felice settimana <3

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  4. ma quanto è buono, complimentissimi Anisja!
    bacioni

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  5. Che bello questo dolce, tutti quei confettini lo rendono proprio goloso ed il cromatismo è davvero azzeccato. Bravissima Anisja

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  6. quante cose imparo girando l'Italia con voi. Grazie
    silvia lanconelli (mogliedaunavita)

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