domenica 28 dicembre 2014

Il mafé per l'abbecedario culinario mondiale




Questo mese con l'abbecedario culinario siamo in Senegal, alle prese con una cucina così lontana dalle nostre abitudini e tradizioni eppure così vicina, forse meglio dire parallela, alla nostra vita di ogni giorno.
È sicuramente un bene che ci siamo cimentate nell'elaborazione di questi piatti, e quindi, nello studio della cucina africana e prima ancora delle sue abitudini e tradizioni, proprio a ridosso del periodo più consumistico per noi occidentali.
Il momento migliore per tornare con i piedi per terra!
Non c'è bisogno di ingredienti costosi e ricercati, che pure abbondano in questo periodo nelle nostre cucine, per fare un buon piatto ….. anche la cucina più povera e essenziale, quasi di sussistenza, può essere estremamente gustosa.
Per il mafé ho preso spunto qui ma soprattutto qui in un bellissimo video che rende il senso della cucina africana slowly e sorridente.
Con questo post partecipo all'Abbecedario culinario mondiale che per il Senegal è ospitato dal blog Cafe Linnylu.

300 g. di carne di manzo tagliata a pezzetti
2 patate
½ fetta di zucca
¼ di verza
1 carota
½ patata dolce
1 cipolla piccola
½ bicchiere di passata di pomodoro
1 peperoncino
sale
pepe
paprica
2 cucchiai di burro di arachidi home made (la ricetta è qui)
1 tazza di acqua circa

per servire
riso basmati lessato

Pulire le verdure, tagliare le patate e la zucca a tocchetti, le carote a rondelle, la verza a fette spesse.
In una capiente padella (io ho usato il wok) rosolare a fuoco medio-alto in qualche giro di olio di arachidi, la carne con la cipolla tagliata a fette piuttosto spesse.
Quando la carne sarà ben rosolata unire le verdure, bagnare con la passata di pomodoro e l'acqua, salare, pepare, aromatizzare con la paprica e il peperoncino. Cuocere a fuoco basso coperto per circa 30 minuti unendo eventualmente altra acqua se il composto dovesse asciugarsi. La carne deve cuocersi.
Stemperare il burro di arachidi in qualche mestolo di sugo si cottura, unire il tutto al mafé, continuare la cottura ancora per una decina di minuti.
Il mafé è pronto il sughetto inizia ad inspessirsi lasciando affiorare l'olio di cottura.
Servire sul riso lessato

Così siamo stati in Africa, precisamente l'Africa è prepotentemente entrata nella mia cucina eclissandola in un attimo. Al ritorno da scuola i ragazzi si sono diretti immediatamente verso il piatto, che ammiccava sorridente sul tavolo, in posa per le foto, ignorando la pasta al pesto e le scaloppine di pollo che avevo preparato per loro.
Questo è il risultato ….. 
 



mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale!!!! Le zeppole di pasta cresciuta.


È il nostro dolce di Natale.
L'unico che mia nonna preparava sempre per la vigilia, i suoi magnifici cenoni non potevano terminare senza un luccicante e colorato vassoio di zeppole di pasta cresciuta.
Le zie si affaccendavano in più elaborate o alternative preparazioni, ma solo le zeppoline terminavano …... anche dopo il più luculliano dei pasti, c'era sempre spazio :-)
la nonna da donna semplice, essenziale, non preparava dolci se non quelli della tradizione, il superfluo non l'aveva imparato, ma in quello che faceva sfiorava l'eccellenza.
La ricetta è semplicissima acqua, lievito, farina ….. tanto amore e …..olio di gomito, come diceva la nonna :-)
A casa mia non mancano mai.
Provatele,  farete contenti i vostri bambini!!!!

Auguri di un sereno Natale 


850 g. di farina tipo 00
650 g. di acqua tiepida (circa)
1 pizzico di sale
10 g. di lievito di birra
olio di semi di arachidi per friggere
Miele
Diavolini

In un capiente recipiente dai bordi alti sciogliere il lievito in ½ litro di acqua tiepida, unire la farina ed iniziare ad impastare con le mani per far assorbire l'acqua alla farina, quindi aggiungere il pizzico sale, continuare ad impastare a lungo con movimenti rotatori dal basso verso l'alto per far assorbire aria all'impasto, unire poco alla volta la rimanente acqua continuando a battere la pasta fino ad ottenere un impasto morbido e leggero, quasi fluido. La quantità di acqua è indicativa, dipende dalle caratteristiche della farina usata. Bisogna regolarsi ad occhio, sentire l'impasto.
La consistenza è questa.

  
Coprire il recipiente con uno strofinaccio, lasciare lievitare a temperatura di cucina, che in questo periodo è sempre abbastanza calda, per circa un'ora, l'impasto deve più che raddoppiare.
Scaldare in una padella per frittura ad immersione abbondante olio, prelevare con le mani leggermente inumidite piccole porzioni di impasto e trasferirle nell'olio caldo (temperatura di frittura) cercando di arrotondarle un po tra le mani, attenzione a resistere alla tentazione di modellarle troppo, se troppo premute e compattate perdono la consistenza aerea che le contraddistingue.
Friggere le zeppoline poche per volta, trasferirle su carta assorbente.
Sciogliere il miele in una capiente pentola, versarvi le zeppoline poche per volta mescolando bene perché s'intingano ben bene nel miele. Sistemare su un piatto da portata. Decorare con i diavolini.

venerdì 19 dicembre 2014

Tagliolini con mazzancolle al profumo di paprica affumicata


Tra una settimana è Natale, siamo tutti impegnati per i preparativi della vigilia, addobbi, regali, ultime commissioni ….
Quest'anno per me è un vero stress, proiettata come ero sul viaggetto a Roma della scorsa settimana, ho lasciato indietro cose che mi ritrovo inevitabilmente a fare, di corsa, in questi giorni, se poi alle incombenze rimandate aggiungiamo la solita routine, che nell'ultima settimana prima di Natale si affolla di incontri scuola-famiglia, recite e canti ….. e che avendo fatto questo corso sul panettone vorrei mettere in pratica le nozioni acquisite il cerchio si chiude …. inevitabilmente … intorno … a  me!
Se qualcuno non avesse ancora pianificato il menù della vigilia ecco la mia proposta, un piatto semplice e raffinato, pochi ingredienti ma di qualità garantiscono un risultato sorprendente e sicuramente d'effetto ….

300g. di linguine
½ kg. di mazzancolle
paprica affumicata
olio EVO
aglio
peperoncino
1 cucchiaio di succo di limone
scorzetta di limone grattugiata

Sgusciare e pulire le mazzancolle. Preparare la marinatura unendo a qualche cucchiaio di olio un aglio vestito, un pizzico di paprica e del peperoncino tritato. Lasciare marinare le manzancolle nell'intingolo per 2 – 3 ore.
Cuocere le linguine in abbondante acqua salata. Scolarle al dente. Nel frattempo Riscaldare l'olio della marinatura. Unire le mazzancolle, saltarle qualche secondo, un po' di più se, come me, non si ama il crudo, unire le linguine, aggiungere il prezzemolo, saltare ancora per pochissimo, regolare di sale.
Fuori dal fuoco unire il succo di limone, mescolare, servire con una leggera spolverata di scorza di limone grattugiata.

domenica 14 dicembre 2014

Quanti modi di fare e rifare: Torta di miele e frutta secca


 Eccoci ad un nuovo appuntamento con la cucina dei QUANTI.
Questo mese, insieme con la Cuochina facciamo visita a Donatella per cucinare insieme la sua torta di miele e frutta secca.
Sapevo che il vero panforte doveva essere qualcosa di diverso da quei dischetti gommosi custoditi in allettanti packaging che fanno tanto Natale e che, anche per questo, bene o male durante le festività girano per le nostre case.
Beh …. si sa ….. prodotti da supermercato …. bisogna andare alle origini …. trovandomi a Siena no potevo certo farmi mancare la visita alla famosa pasticceria dalle importanti appendici musical – automobilistiche, tutto bello ….. una sfilata di dolci spettacolare …. un caffè eccezionale, ma all'assaggio, la degustazione, purtroppo, non soddisfa le attese, una versione di qualità, però bene o male …. si trattava dello stesso prodotto :-(
Era nelle case che si doveva cercare …. del resto anche gli struffoli di pasticceria non hanno niente a che vedere con quelli fatti in casa ….. un abisso!!!
Donatella ci offre la sua ricetta di famiglia, un dolce della tradizione e del cuore, semplice è raffinato … un vero tesoro!!!
Per la ricetta ho, ovviamente, seguito le sue indicazioni utilizzando, al posto delle scorzette d'arancia candite che non gradisco, zucca e zenzero candito …. se proprio dobbiamo fare un panforte ….. facciamolo forte :-)
Il risultato? Un dolce delizioso ed equilibrato, irresistibilmente speziato, dalla consistenza vellutata e avvolgente, insomma, una meraviglia!!!!
Grazie a Donatella e alla sua nonna per il prezioso regalo ….. questo dolce fa davvero Natale!!!!

125 g. di mandorle non pelate
100 g. di noci già pulite
100 g. tra zenzero e zucca canditi
250 g. di miele millefiori
200 g. di zucchero semolato
la buccia ed il succo di 1 limone
1 cucchiaio di rum
2 chiodi di garofano polverizzati
½ bustina di lievito chimico
250 g. di farina 00
1 cucchiaino raso di cannella macinata
zucchero a velo per servire

Tritare grossolanamente la frutta secca e i canditi.
In una capiente ciotola unire la frutta secca, i canditi, lo zucchero, la buccia e il suo succo del limone, il rum e le spezie macinate, mescolare.
Riscaldare il miele, appena arriva a bollore versarlo nella ciotola con gli altri ingredienti, mescolare. Unire la farina setacciata con il lievito. Mescolare bene.
Versare il composto in una teglia ben imburrata di circa 28 cm di diametro. Livellare.
Cuocere in forno statico già a temperatura a a 170° per 20 minuti circa.
Raffreddare
Servire con una spolverata di zucchero a velo.

Ci vediamo il prossimo mese da Anna per assaggiare i suoi Onigiri

http://cedimezzoilmare.blogspot.it/2009/01/onigiri-che-passione.html

Scusate se non passo subito da voi, ci vediamo domani, oggi sono a Roma per imparare a fare il PANETTONE, forse stavolta mi riesce :-)

lunedì 8 dicembre 2014

Pizza crocchè



E' la pizza preferita dai miei bambini quindi è quella che preparo più spesso ….. anche i più grandi non disdegnano :-)
Provatela e fatemi sapere …

500 g. di impasto per pizza
250 g. di mozzarella lasciata asciugare in frigo per una notte
4– 5 crocchè
parmigiano grattugiato
olio
sale

Preparare l'impasto secondo le indicazioni che sono qui calcolando circa 500 g. di impasto per ogni teglia delle dimensioni circa di una placca da forno.
Stendere l'impasto con le dita direttamente nella teglia precedentemente unta di olio (o ricoperta di carta forno e unta di olio), distribuire sulla pasta uno strato sottile di condimento (acqua, sale e olio emulsionati) in maniera uniforme. Con la punta delle dita pizzicare delicatamente la pasta formando dei buchetti. Far lievitare coperto in forno con la lucetta accesa per due ore.
Nel frattempo friggere i crocchè, disporli su carta assorbente, lasciarli raffreddare. Una volta freddi dividerli a metà nel senso della lunghezza.
Estrarre le teglie e preriscaldare il forno alla massima temperatura. Cuocere per 7 – 8 minuti, girare la teglia, cuocere per 7 – 8 minuti, distribuire sulla pizza la mozzarella tagliata a fettine e i crocchè divisi a metà, spolverare di parmigiano, infornare ancora a temperatura max per qualche minuto, solo fino a quando la mozzarella sarà fusa.
Sfornare.
Buon appetito.

martedì 2 dicembre 2014

Fairy bread

Come up here, O dusty feet!
Here is fairy ready to eat.
Here in my retiring room,
Children ,you may dine
On the golden smell of broom
And the shade of pine;
And when you have eaten well,
Fairy stories hear and tell.
                                 (Robert Louis Stevenson)

Questo dolcino leggero e arioso è entrato nella mia cucina proprio sulle ali di una fata, virtuale, ma pur sempre fata, almeno per chi crede che internet sia magia :-)
Nel documentarmi sull'Australia mi sono immediatamente imbattuta in queste dolci nuvolette colorate che, ovviamente, mi hanno conquistato.
Il fairy bread è un dessert tipicamente Australiano, diffusissimo e amatissimo, immancabile alle feste dei bambini, anzi, spesso preparato proprio dai bambini perché si tratta semplicemente di fettine di pane imburrato cosparse di confettini, essenziali quanto spettacolari!!!!
Ho scelto di realizzarlo sulle ali di una suggestione ….. può una fettina di pane unire i continenti? Questo fairy bread, prezioso e colorato, nella sostanza non è che la versione patinata del pane olio e zucchero delle nostre nonne, le radici della cucina sono proprio universali!!!!


Per la ricetta ho seguito esattamente le indicazioni che ho trovato qui con foto esemplificative :-) lo step by step in questo caso si è rivelato essenziale:-)


Allora, bisogna:
privare il pane per tramezzini della crosta
tagliarlo nella forma preferita, tipicamente a triangolini
spalmarlo di burro morbido
cospargerlo di confettini

... il resto è magia …..


Ho cercato un divertissement, uno sfizio, e ho trovato un signor dolce, favoloso nella sua semplicità!!!!
Fateci un pensierino per le prossime feste di bambini, non ve ne pentirete!!!!
Con questo post partecipo all'Abbecedario Culinario Mondiale che per l'Australia è ospitato dal Blog Cook Almost Anything.